Lorenzo Verdi e Andrea Calò, Consiglieri PRC Provincia di Firenze
Linea ferroviaria Faentina, l’assessore regionale ai trasporti si piega alle decisioni di RFI per il depotenziamento della tratta: si profila una nuova violazione degli accordi sottoscritti, si ignorano le prerogative di un territorio e le posizioni espresse dagli Enti Locali. Rifondazione Comunista: la politica e gli Enti rivendichino il loro ruolo decisionale. Piena condivisione e sostegno all’appello lanciato dal Comitato Pendolari Mugello per una mobilitazione diffusa volta alla salvaguardia e al rilancio della linea.
Di seguito riportiamo il testo della domanda di attualitàpresentata in Consiglio Provinciale.
Il cambio di guida dell’assessorato ai trasporti della Regione Toscana non sembra aver portato a positive novità riguardo alle modalità di gestione e di considerazione del tema della linea ferroviaria Faentina.
Se la disponibilità ad incontrare il Comitato dei pendolari del Mugello era stato letto come un buon inizio dell’Assessore Ceccarelli, le prese di posizione riguardo alla prima questione concreta sulla quale è stato chiamato in causa hanno riportato alla mente le ambiguità e le contraddizioni che hanno caratterizzato l’azione del suo predecessore Ceccobao.
Sollecitato a prendere posizione sulla questione del depotenziamento in atto sulla tratta, attraverso lo smontaggio di alcuni scambi e di alcuni tratti a doppio binario, il nuovo assessore si è limitato a fornire risposte contraddittorie per alcuni versi e pilatesche per altri.
Sia nella risposta alla lettera del Consigliere comunale di Borgo San Lorenzo, Paolo Omoboni, che, indirettamente, all’interrogazione presentata dal nostra Gruppo Consiliare in Provincia l’assessore regionale si è limitato ad una presa d’atto delle scelte operate e programmate da RFI riguardo alla “razionalizzazione dell’infrastruttura ferroviaria” che, si dice, “non produrranno ricadute sulla capacità della linea”.
Così, oltre a dare per assodata la dismissione del punto di incrocio di Fontebuona (realizzata, è bene ricordarlo in modo unilaterale da RFI senza che la Regione fosse neanche informata), le “garanzie” fornite da RFI vengono prese per buone e considerate sufficienti ad avallare anche ulteriori interventi di depotenziamento della linea come la dismissione del punto di incrocio a Campomigliaio e l’eliminazione del terzo binario nella stazione di San Piero a Sieve.
Interventi inaccettabili che avranno conseguenze decisamente negative sul transito dei treni sulla tratta e che, per l’ennesima volta, vanno nella direzione opposta rispetto agli accordi pregressi e alle osservazioni al PRIM recentemente presentate dal comitato dei Pendolari e dagli Enti Locali del territorio.
Lo stesso Consiglio Provinciale, in una mozione approvata all’unanimità non più tardi di due mesi fa, definiva essenziale “l’accoglimento delle osservazioni presentate dall’Unione Montana dei Comuni del Mugello e dal Comitato dei Pendolari ‘Mugello (…) e decisivo l’indirizzamento dei fondi previsti in un progetto di potenziamento della linea Faentina, con interventi che aumentino, ad esempio, le tratte a doppio binario e l’installazione adeguata di scaldiglie sugli scambi di tutto il tratto nonché dotando di adeguato materiale rotabile il servizio ferroviario che serve la linea Faentina”.
Inoltre nel testo del documento si chiedeva alla Regione di “rispettare gli accordi stabiliti per il passaggio dell’Alta Velocità nei Comuni di Scarperia, San Piero a Sieve, Borgo San Lorenzo e Vaglia, con i 31 milioni di euro destinati al tratto di Ferrovia Faentina via Vaglia, e che tali stanziamenti vadano al miglioramento del trasporto passeggeri, sviluppo del servizio metropolitano e non vengano dirottati verso altre finalità” (esprimendo così netta contrarietà alla resuscitata ipotesi di interconnessione con la tratta ad Altà Velocità).
Dalle recenti risposte dell’assessore Ceccarelli si evince in modo chiaro che l’orientamento della Regione, a traino di quanto deciso da RFI, continua ad essere irrispettoso degli accordi, dei pendolari, delle scelte e degli interessi del territorio del Mugello; paradossale e irritante poi il fatto che si perseveri nel definire il finanziamento di 1 milione di euro per lo studio di fattibilità per l’interconnessione con la TAV come “previsione di riqualificazione della linea” visto che da più parti e a più riprese è stato denunciato che tale intervento stravolgerebbe gli impegni assunti (spostando per altro dal punto di vista geografico la Faentina), non porterebbe alcun miglioramento per i pendolari e anzi creerebbe una deleteria divisione sulla linea.
A fronte di tutto ciò il Comitato dei pendolari del Mugello, nel pieno di una più che comprensibile esasperazione, attraverso un comunicato stampa ha lanciato nei giorni scorsi un appello alla mobilitazione diffusa per la difesa della linea Faentina che riteniamo debba essere accolto e condiviso, non solo dal nostro Gruppo Consiliare, ma anche dall’amministrazione provinciale.
Ciò premesso, gli scriventi consiglieri provinciali, nell’esprimere tutto il loro disappunto riguardo alle “nuove” prese di posizione dell’assessore regionale ai trasporti riguardo allo smantellamento in atto della linea faentina, nel condividere in pieno l’appello promosso dal Comitato Pendolari Mugello, nel ribadire tutto il loro impegno istituzionale per la salvaguardia della linea e per il rispetto degli accordi relativi al potenziamento della stessa, chiedono al Presidente della Giunta Provinciale e all’assessore competente:
-se le recenti prese di posizione dell’assessore regionale ai trasporti non siano da considerarsi in aperta violazione degli accordi sottoscritti negli anni e in netto contrasto con le posizioni espresse dalla Provincia di Firenze nell’atto deliberativo approvato in modo unanime dal consiglio di questo ente nel marzo scorso;
-quali iniziative si intenderanno intraprendere per richiamare la Regione Toscana al rispetto degli accordi sottoscritti e al rispetto degli indirizzi espressi dagli Enti Locali territoriali riguardo alla linea ferroviaria Faentina;
-se, come da mandato dell’atto deliberativo sopra richiamato, sia stata presentata richiesta formale di convocazione di un Tavolo Tecnico sulla questione;
-se non si ritenga opportuno e doveroso, come Ente Provincia, esprimere piena condivisione all’appello lanciato dal Comitato Mugello Attaccati al Treno accogliendo l’invito alla mobilitazione per la difesa e il rilancio della linea Faentina;
-di assumere ufficialmente posizione contro i previsti interventi di dismissione del punto di incrocio a Campomigliaio e l’eliminazione del terzo binario nella stazione di San Piero a Sieve.