Bertini (PRC): Un contributo per l’imminente futuro

PRC Borgo San Lorenzo 21 gennaio 2014 0
Bertini (PRC): Un contributo per l’imminente futuro

Tatiana Bertini, consiglera comunale uscente Scarperia

A seguito dell’ interruzione anticipata del mandato dovuta alle procedure per la fusione dei due Comuni di Scarperia e di San Piero a Sieve, decisione per altro non condivisa dal nostro
gruppo, riteniamo di dover puntualizzare le principali questioni rimaste irrisolte e affrontate in questo ultimo anno, anno che mi ha visto partecipe come consigliera comunale di minoranza,
attraverso interrogazioni, mozioni, proposte, osservazioni, per consentire alla nuova amministrazione, continuità e maggiori approfondimenti.
In data 27 Febbraio 2013 abbiamo presentato un’ interrogazione scritta sui “Lavori di Ripristino ambientale nel comune di Scarperia” e per la quale, causa da imputarsi al fatto che , testuali parole citate in risposta “ l’impostazione dell’interrogazione e le varie problematiche poste all’attenzione dell’amministrazione comunale non pongono le condizioni di risposta agevoli, nei tempi previsti dal regolamento del Consiglio Comunale”, non abbiamo mai avuto completa risposta.
L’interrogazione era stata presentata per assicurare che nel nostro comune non avvenissero devastazioni ambientali dovute al riporto di materiale inquinato o comunque inidoneo alle
caratteristiche del terreno agricolo sotto la voce di “ripristino ambientale”, allo scopo di preservare il nostro territorio dal punto di vista dell’inquinamento, del paesaggio, del rischio idrogeologico, della fertilità.

Nei siti di Campati e di Marticcioli, non si è ancora avuto, o programmato, l’allontanamento del materiale difforme e l’eventuale bonifica del territorio, tutto questo a tutela della salute dei cittadini, dell’ambiente agricolo, del paesaggio e, soprattutto per quanto riguarda Marticcioli, dove ci sono ancora indagini in corso,
del rischio idrogeologico;

Riguardo alle terre di riporto in località Lo Sprocco e sopra, sulla via per Marcoiano, nonchè in via dell’Azzurro non è stata fatta chiarezza su quali vicende si sono succedute, che cosa è stato riportato in quelle zone, se ci sono stati o permangano provvedimenti di sequestro e se anche queste zone sono da bonificare.
In data 24 Marzo, visto il desiderio manifestato da parte della cittadinanza di avere uno spazio comune dove impiegare il proprio tempo libero in attività ricreative, culturali e sociali, abbiamo proposto nel capoluogo un centro di aggregazione apolitico, non confessionale e di promozione Sociale per tutte le età, mai realizzato, ma per il quale la cittadinanza, soprattutto quella giovanile, ne palesa ancora la necessità.
Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, riteniamo scandaloso il raggiungimento di neppure il 36% del nostro comune di raccolta differenziata, quando la Regione Toscana chiede un minimo di 45%, la comunità europea del 65%, altri comuni del Mugello riescono a raggiungere più dell’60%, ed altri comuni della provincia di firenze più dell’85%. Pensiamo quindi sia giusto, magari insieme a tutta l’UMCM, come è già avvenuto per diversi comuni della provincia di Firenze, di entrare a far parte dei comuni che aderiscono alla strategia rifiuti 0, ricordando che la raccolta porta a porta attualmente è l’unico metodo che, assieme alle stazioni ecologiche, oltre a creare posti di lavoro,garantisce un differenziato di qualità e di conseguenza un grosso decremento riguardo ai rifiuti da mandare in discarica, in un’ ottica di sviluppo sostenibile, di una tariffazione puntuale dove chi inquina paga, di una diminuzione del costo di smaltimento dei rifiuti per i cittadini con diminuzione di imballaggi, riutilizzo e riciclaggio.
Le perplessità manifestate sulla vendita delle quote della società partecipata della consiag, che ci rappresenta con publiacqua, sono state determinate anche dal fatto che riteniamo doveroso tornare ad una gestione pubblica dell’acqua, in attuazione del risultato del referendum del Giugno 2011, anche attraverso l’UMCM e in quest’ottica, forse le quote dovrebbero essere riacquistate e non vendute.
Come manifestato nella proposta di modifica dello statuto dell’UMCM riteniamo che i trasporti pubblici in orario serale e festivo nel territorio del mugello e soprattutto da e verso Firenze siano insufficienti, a discapito della socializzazione delle fasce più deboli e della sicurezza stradale.
Riguardo all’ospedale di borgo, ai servizi da questo erogati ed ai servizi socio sanitari presenti sul territorio, vista la futura riorganizzazione, in un territorio topograficamente disagiato come quello del Mugello, riteniamo sia importante che vengano mantenuti e che anche l’amministrazione futura si mobiliti per farlo, come ha fatto questa amministrazione quando si è avuto il rischio di chiusura del servizio di IVG. A tale proposito ricordo inoltre che è importante che la Regione comunichi che il presidio del Mugello ad oggi ha 123 posti letto e non 115 come apparso nelle stampe Nazionali, preservandoci in tal modo dal rischio di chiusura per gli ospedali con meno di 120 posti letto.
Un’ ultima considerazione volevo farla riguardo al progetto di impianto eolico previsto sul monte Gazzarro (per il quale come gruppo abbiamo sempre espresso parere contrario), uno dei crinali più belli dell’appennino.
Sono stati caricati il 20 Dicembre in una pagina web della regione Toscana elaborati del progetto con integrazioni inaccessibili perché coperte da pasword. A parte il fatto che non si capisce il
motivo di chiudere sotto password del materiale che deve essere reso disponibile a chiunque per le consultazioni e le osservazioni di legge, comunque il pubblico potrebbe avere bisogno di almeno altri 60 giorni per consultazioni e osservazioni di questa nuova corposa documentazione integrativa, mentre la scadenza di tali osservazioni è indicata nel 6 Gennaio.
Visto che si parla di energie rinnovabili, riteniamo giusto sottolineare il fatto che un crinale distrutto non si rinnova, per questo costi e benefici dell’opera devono essere valutati molto accuratamente.

A seguito dell’ interruzione anticipata del mandato dovuta alle procedure per la fusione dei
due Comuni di Scarperia e di San Piero a Sieve, decisione per altro non condivisa dal nostro
gruppo, riteniamo di dover puntualizzare le principali questioni rimaste irrisolte e affrontate in
questo ultimo anno, anno che mi ha visto partecipe come consigliera comunale di minoranza,
attraverso interrogazioni, mozioni, proposte, osservazioni, per consentire alla nuova
amministrazione, continuità e maggiori approfondimenti.
In data 27 Febbraio 2013 abbiamo presentato un’ interrogazione scritta sui “Lavori di Ripristino
ambientale nel comune di Scarperia” e per la quale, causa da imputarsi al fatto che , testuali parole
citate in risposta “ l’impostazione dell’interrogazione e le varie problematiche poste all’attenzione
dell’amministrazione comunale non pongono le condizioni di risposta agevoli, nei tempi previsti dal
regolamento del Consiglio Comunale”, non abbiamo mai avuto completa risposta.
L’interrogazione era stata presentata per assicurare che nel nostro comune non avvenissero
devastazioni ambientali dovute al riporto di materiale inquinato o comunque inidoneo alle
caratteristiche del terreno agricolo sotto la voce di “ripristino ambientale”, allo scopo di preservare il
nostro territorio dal punto di vista dell’inquinamento, del paesaggio, del rischio idrogeologico, della
fertilità.
Nei siti di Campati e di Marticcioli, non si è ancora avuto, o programmato, l’allontanamento del materiale
difforme e l’eventuale bonifica del territorio, tutto questo a tutela della salute dei cittadini, dell’ambiente
agricolo, del paesaggio e, soprattutto per quanto riguarda Marticcioli, dove ci sono ancora indagini in corso,
del rischio idrogeologico;
Riguardo alle terre di riporto in località Lo Sprocco e sopra, sulla via per Marcoiano, nonchè in via
dell’Azzurro non è stata fatta chiarezza su quali vicende si sono succedute, che cosa è stato riportato in quelle
zone, se ci sono stati o permangano provvedimenti di sequestro e se anche queste zone sono da bonificare.
In data 24 Marzo, visto il desiderio manifestato da parte della cittadinanza di avere uno spazio
comune dove impiegare il proprio tempo libero in attività ricreative, culturali e sociali, abbiamo
proposto nel capoluogo un centro di aggregazione apolitico, non confessionale e di promozione
Sociale per tutte le età, mai realizzato, ma per il quale la cittadinanza, soprattutto quella giovanile,
ne palesa ancora la necessità.
Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, riteniamo scandaloso il raggiungimento di neppure il
36% del nostro comune di raccolta differenziata, quando la Regione Toscana chiede un minimo di
45%, la comunità europea del 65%, altri comuni del Mugello riescono a raggiungere più dell’60%,
ed altri comuni della provincia di firenze più dell’85%. Pensiamo quindi sia giusto, magari insieme
a tutta l’UMCM, come è già avvenuto per diversi comuni della provincia di Firenze, di entrare a far
parte dei comuni che aderiscono alla strategia rifiuti 0, ricordando che la raccolta porta a porta
attualmente è l’unico metodo che, assieme alle stazioni ecologiche, oltre a creare posti di lavoro,
garantisce un differenziato di qualità e di conseguenza un grosso decremento riguardo ai rifiuti da
mandare in discarica, in un’ ottica di sviluppo sostenibile, di una tariffazione puntuale dove chi
inquina paga, di una diminuzione del costo di smaltimento dei rifiuti per i cittadini con diminuzione
di imballaggi, riutilizzo e riciclaggio.
Le perplessità manifestate sulla vendita delle quote della società partecipata della consiag, che ci
rappresenta con publiacqua, sono state determinate anche dal fatto che riteniamo doveroso tornare
ad una gestione pubblica dell’acqua, in attuazione del risultato del referendum del Giugno 2011,
anche attraverso l’UMCM e in quest’ottica, forse le quote dovrebbero essere riacquistate e non
vendute.
Come manifestato nella proposta di modifica dello statuto dell’UMCM riteniamo che i trasporti
pubblici in orario serale e festivo nel territorio del mugello e soprattutto da e verso Firenze siano
insufficienti, a discapito della socializzazione delle fasce più deboli e della sicurezza stradale.
Riguardo all’ospedale di borgo, ai servizi da questo erogati ed ai servizi socio sanitari presenti sul
territorio, vista la futura riorganizzazione, in un territorio topograficamente disagiato come quello
del Mugello, riteniamo sia importante che vengano mantenuti e che anche l’amministrazione futura
si mobiliti per farlo, come ha fatto questa amministrazione quando si è avuto il rischio di chiusura
del servizio di IVG. A tale proposito ricordo inoltre che è importante che la Regione comunichi che
il presidio del Mugello ad oggi ha 123 posti letto e non 115 come apparso nelle stampe Nazionali,
preservandoci in tal modo dal rischio di chiusura per gli ospedali con meno di 120 posti letto.
Un’ ultima considerazione volevo farla riguardo al progetto di impianto eolico previsto sul monte
Gazzarro (per il quale come gruppo abbiamo sempre espresso parere contrario), uno dei crinali più
belli dell’appennino.
Sono stati caricati il 20 Dicembre in una pagina web della regione Toscana elaborati del progetto
con integrazioni inaccessibili perché coperte da pasword. A parte il fatto che non si capisce il
motivo di chiudere sotto password del materiale che deve essere reso disponibile a chiunque per le
consultazioni e le osservazioni di legge, comunque il pubblico potrebbe avere bisogno di almeno
altri 60 giorni per consultazioni e osservazioni di questa nuova corposa documentazione integrativa,
mentre la scadenza di tali osservazioni è indicata nel 6 Gennaio.
Visto che si parla di energie rinnovabili, riteniamo giusto sottolineare il fatto che un crinale distrutto
non si rinnova, per questo costi e benefici dell’opera devono essere valutati molto accuratamente.

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