Direttivo Circolo PRC Borgo S. Lorenzo
“Borgo San Lorenzo, Edilizia Residenziale Pubblica: presunti casi di morosità e annunciate procedure di sfratto per 16 famiglie. In un momento in cui dovremmo parlare di come affrontare un’emergenza abitativa senza precedenti, la Giunta si contraddistingue per la ricerca del facile consenso, per i tanti proclami e per i pochi fatti concreti: tra questi, purtroppo, sfratti e svendita di numerose case popolari. Una strada, quella presa, che va nel senso diametralmente opposto rispetto a ciò che sarebbe realmente utile a dare risposte concrete ai bisogni crescenti. Cambiate verso!”
Le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dal Sindaco Omoboni e dall’Assessore Bonanni, tramite un comunicato stampa, aprono, a nostro avviso, scenari inquietanti che possono alimentare legittimi dubbi sulle modalità di assegnazione e controllo adottate negli anni passati per la gestione delle case popolari.
Con le loro dichiarazioni, Sindaco e Assessore, annunciano una sorta di sterzata verso la “legalità” sottointendendo implicitamente che fino ad oggi, e quindi con grave responsabilità delle giunte precedenti, niente sia stato fatto su quel versante: una cosa che mina la credibilità dell’amministrazione borghigiana agli occhi della popolazione sulla correttezza di bandi, graduatorie e assegnazioni.
Un comunicato che ha, tra gli altri, il demerito di sfociare in una sorta di proclama giustizialista tramite il quale l’amministrazione delega parte dei propri compiti ai cittadini chiamandoli a vigilare, ed eventualmente segnalare, situazioni di presunta irregolarità. Siamo al“tutti contro tutti” e prossimi alla creazione di un clima di vera e propria “caccia alle streghe”.
Di tutto crediamo ci sia bisogno oggi fuorchè di alimentare quella guerra tra poveri che già sta mostrando i suoi risvolti peggiori nelle periferie di diverse grandi metropoli italiane.
Pur fermamente convinti che le leggi e le regole debbano essere rispettate da tutti, riteniamo discutibili i toni e le modalità adottate.
Partiamo dal presupposto che gli affidatari di alloggi popolari dovrebbero essere persone realmente indigenti o bisognose. E vogliamo continuare a credere che ciò, fino a prova contraria, sia quanto accaduto anche a Borgo San Lorenzo fino ad oggi.
Detto ciò rimaniamo convinti che il compito di una buona amministrazione dovrebbe essere quello di non buttare le persone per strada, togliendo loro la casa, ma quello di trovare modi per dare un tetto anche a coloro che non sono in grado di pagare un affitto, o un canone, per sopraggiunte difficoltà economiche. Siano essi morosi nei confronti di un privato che, a maggior ragione, rispetto al Comune.
Riteniamo ipocrita continuare a ignorare il fatto che viviamo un periodo in cui la crisi economica e sociale colpisce duro, producendo un impoverimento generale e un marcato aumento della disoccupazione e dell’indigenza: aumentano le difficoltà per un numero crescente di persone non più in grado di permettersi una casa o di pagare un affitto, i casi di morosità diventano endemici in una situazione in cui, per molti, si fa sempre più prossimo lo spettro della povertà.
La scelta di mettere in vendita, proprio in questo periodo, ben 29 alloggi popolari denota una totale mancanza, da parte di questa Giunta, di attenzione e considerazione dell’emergenza abitativa in atto. E non vorremmo che gli sfratti annunciati fossero direttamente legati agli immobili in vendita: ciò significherebbe che i nostri amministratori, pur di far cassa, sono disposti a gettare nella disperazione i loro stessi cittadini.
In un momento in cui dovremmo parlare di come affrontare la drammaticità dello scenario, confrontarci sui necessari investimenti e sulle necessarie risorse per le politiche sociali, questa Giunta si contraddistingue per la ricerca del facile consenso, per i tanti proclami e per i pochi fatti concreti: tra questi, purtroppo, sfratti e svendita di numerose case popolari, andando nella direzione diametralmente opposta a quella che sarebbe utile a dare risposte concrete ai bisogni crescenti della cittadinanza.
Ci aspettiamo che dall’interrogazione presentata dal nostro Gruppo Consiliare possano arrivare risposte concrete ed esaustive dalla Giunta; fin da ora dichiariamo che sarà nostra cura fare piena luce sulla vicenda richiedendo e approfondendo, in ogni modo e con qualunque mezzo, tutti gli atti, recenti e pregressi.
Qua di seguito riportiamo il testo dell’interrogazione urgente
Claudia Masini, consigliere comunale L’Altra Borgo – Rifondazione Comunista
“Edilizia Residenziale Pubblica: presunti casi di morosità e annunciate procedure di sfratto”
Interrogazione urgente
Visto il comunicato stampa diramato da codesta Giunta in data 26 novembre u.s. relativo ad alcune situazioni di presunta irregolarità sul pagamento dei canoni dovuti per alloggi ERP e alle conseguenti azioni che si intenderanno intraprendere;
Nel manifestare tutto il disappunto per una discutibile modalità che ha visto l’uscita di suddetto comunicato senza che il Consiglio Comunale, e la Commissione Consiliare competente, fossero preventivamente informati e coinvolti su di un tema così delicato;
Con la presente sono a chiedere al Sindaco e all’Assessore competente di riferire:
-
Nel dettaglio, le modalità adottate nella conduzione di questa “indagine” e gli esiti della stessa;
-
Quali siano gli importi singoli e complessivi dovuti e non versati dai presunti morosi e da quanto tempo si protraggano le situazioni di “morosità”;
-
Se, in riferimento al punto precedente, risultino all’attuale amministrazione atti e iniziative della precedente giunta sulla stessa questione o se tale tema, come sembra trasparire dalle dichiarazioni stampa, non sia mai stato affrontato prima o sia stato affrontato in modo non risolutivo dalle precedenti giunte comunali;
-
Quali siano le situazioni economiche dei 16 nuclei familiari per i quali si prevede la procedura di sfratto e la implicita non sussistenza della condizione di “morosità incolpevole” (cioè dovuta e giustificata da condizioni economiche di indigenza o dalle condizioni reddituali previste dalla normativa in materia);
-
Per quale motivo si sia deciso di adottare la procedura di sfratto anzichè quella di “decadenza dall’assegnazione”, così come previsto dalla normativa di riferimento – Legge Regionale 96/1996 – anche in virtù del fatto che il Bando per l’assegnazione degli alloggi risulti ad oggi scaduto e non rinnovato;
-
Cosa intenda l’Assessore Bonanni nel dichiarare (come risulta dal comunicato diramato dalla Giunta) che nel merito della individuazione di eventuali irregolarità sulla questione ERP i cittadini “possono segnalare agli uffici mantenendo l’anonimato situazioni che sembrano o possono essere irregolari” e se non si ritenga che ciò possa aprire scenari poco edificanti e dare l’immagine di un’amministrazione che, incapace di garantire un rispetto obiettivo delle regole, debba ricorre all’arbitrarietà dei singoli per perseguire una discutibile modalità di correttezza e di giustizia “fai da te”.
I commenti sono chiusi.