Rifondazione Comunista Borgo San Lorenzo
Gruppo consiliare L’Altra Borgo – Rifondazione Comunista
La Faentina è una linea ferroviaria statale che nei suoi quasi 130 anni di vita, non ha avuto un trascorso facile: incertezze sulla sua iniziale costruzione, sul suo percorso e sulla tipologia di trasporto. Una linea più volte chiusa e riaperta, definitivamente riattivata nel 1999 come contropartita della realizzazione della linea ad alta velocità Firenze-Bologna, che ha comportato ingenti danni al patrimonio ambientale del Mugello.
In questa contropartita si collocano i tanti attesi 31 milioni di euro che prima nel 1995 poi nel 2001 sarebbero dovuti servire ad elettrificare la linea. Questi fondi non sono mai stati stanziati o comunque non sono mai arrivati a destinazione.
Di fronte a questa situazione sarebbe importante che oltre alle promesse ci fosse una assunzione di responsabilità, di fronte ad accordi che mai sono stati rispettati. Sono le stesse forze politiche che hanno gestito le trattative per la realizzazione della TAV Firenze- Bologna e i relativi pagamenti compensativi, che avrebbero dovuto giovare al Mugello.
Sì, proprio al Mugello, visto che spesso si confonde la linea Faentina Firenze- Faenza con la linea via Pontassieve. Ci è voluto il 2013 per sancire che la Faentina è la ferrovia “Faenza-Marradi-Borgo San Lorenzo-Vaglia-Firenze” come chiarito nell’ordine del giorno approvato all’unanimità in consiglio comunale il Consiglio comunale di Borgo San Lorenzo le di Borgo San Lorenzo .
Il nostro partito ha sostenuto fortemente in questi anni lo stanziamento dei 31 milioni, poiché siamo convinti che il nostro Mugello abbia subito fin troppi danni con il passaggio dell TAV, per dimenticarsi di spendere questi soldi.
Nonostante sia stato approvato nel 2006 dall’assemblea dell’allora Comunità Montana del Mugello, un ordine del giorno perchè si trovasse una soluzione alternativa all’elettrificazione al fine di intervenire al miglioramento della Faentina anche attraverso l’acquisto di nuove ed adeguate vetture, niente è stato fatto e tanto è stato annunciato dai sindaci PD.
Tutta queste vicissitudini appaiono come enormi ingiustizie agli oltre 3000 pendolari, che in questi 17 anni, usufruiscono giornalmente della linea e che sono costretti a viaggiare sulle inadatte vetture Minuetto ma anche su treni vecchi cinquant’anni, e che spesso sono tenuti a fare i conti con frequenti ritardi e disservizi.
Ed è proprio l’ennesima beffa è arrivata la scorsa settimana, quando è stato annunciato dal Governo che, dopo aver ritrovato in un cassetto dimenticato, gli attesi 31 milioni ha deciso di destinarli a RFI per l’eliminazione di alcuni passaggi a livello della Valdisieve, e non del Mugello, sulla linea Borgo-Firenze via Pontassieve.
Non possiamo che denunciare pubblicamente questa decisione e non capiamo quali siano le ragioni della destinazione dei 31 milioni a RFI, società che ai tempi degli accordi non esisteva nemmeno e che svolge l’attività di progettazione, costruzione e messa in esercizio dei nuovi impianti ferroviari e che quindi non potrà garantire l’acquisto di nuove vetture, come previsto nel 2006.
Ma soprattutto, questa paradossale situazione, ci porta a pensare che ci sia una volontà politica degli amministratori del Partito Democratico di non voler investire sulla linea Faentina.
Ci uniamo con forza e determinazione, come fatto sino ad oggi, alle richieste del comitato dei pendolari, perché si finisca la politica fatta di promesse e passerelle al fine di garantire alla Faentina una lunga vita, per il Mugello, per il suo territorio e tutti i suoi utenti.
Ci auguriamo quindi che oltre agli oramai spot televisivi che i sindaci mugellani ci hanno abituato, indossino la loro fascia, tralasciando le dinamiche fittizie interne al loro partito e difendano con maggiore determinazione e concretezza la Faentina e gli interessi dei pendolari e di tutti i suoi utenti.
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