La Giunta del Comune di Borgo San Lorenzo è contro il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza?

PRC Borgo San Lorenzo 15 giugno 2018 0
La Giunta del Comune di Borgo San Lorenzo è contro il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza?

Gruppo L’Altra Borgo-PRC, Claudia Masini

Al Presidente del

Consiglio Comunale di Borgo S. Lorenzo

Al Sindaco del

Comune di Borgo San Lorenzo

 

Oggetto: Interrogazione urgente a risposta scritta e orale.

“Concessione del Patrocinio Comunale ad un’iniziativa contro la Legge 194/78. La Giunta del Comune di Borgo San Lorenzo è contro il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza?”

 Il Gruppo Consiliare “L’Altra Borgo-Rifondazione Comunista”

Premesso che:

  •  il 22 maggio u.s. sono passati 40 anni dall’entrata in vigore della legge 194 “Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza”;

Considerato che:

  • Quella legge, frutto di accordi e mediazioni che portarono all’incontro di sensibilità e posizioni molto distanti tra loro, oltre a riconoscere la piena libertà di scelta sul proprio corpo da parte delle donne, pose fine ad innumerevoli atroci aborti clandestini praticati in strutture fatiscenti, pericolose in termini di sicurezza per la salute e illegali;

Evidenziato che:

  • Nel 2016 il Consiglio d’Europa ha richiamato l’Italia sia per le difficoltà di applicazione della legge che per la «discriminazione» nei confronti del personale sanitario non obiettore e che l’anno dopo ha fatto lo stesso il Comitato dei Diritti Umani dell’Onu, sottolineando come questi ostacoli portino a un aumento degli aborti clandestini. 

  • Secondo l’ultimo rapporto del ministero della Salute del 2016, i ginecologi obiettori nelle strutture in cui si praticano interruzioni di gravidanza sono oltre il 70% con punte che toccano nel sud oltre l’80%, con il record del Molise, dove gli obiettori sono al 96,9%. E se a questo si aggiunge che solo in sei strutture con un reparto di ginecologia e ostetricia su dieci si praticano interruzioni volontarie di gravidanza (84.926 nel 2016, in calo del 3,1% rispetto al 2015), in molte regioni il diritto garantito dalla 194 è di fatto negato, con tempi di attesa tali da rendere di fatto impossibile anche il ricorso alla pillola RU-486;

  • Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, rispondendo a un’interrogazione del 2017, , ha affermato che, in conseguenza di quanto sopra, secondo le stime, ogni anno dalle 12 alle 15 mila donne italiane e dalle 3 alle 5 mila straniere abortiscono clandestinamente, in cliniche o studi medici fuorilegge.

Sottolineato che:

  • In data 2 maggio 2018 si è svolta a Luco di Mugello l’iniziativa “Giornata in Difesa della Vita contro la cultura della morte” organizzata dalla parrocchia di “San Pietro”  all’interno della quale è stata presa, come da programma, esplicitamente posizione contro la legge 194 sull’aborto, (cit.)“ricordando la dottrina perenne della Chiesa che ha sempre condannato e condanna ogni forma di aggressione alla vita umana”;

  • Il regolamento del Consiglio Comunale recita testualmente all’articolo 11: “il patrocinio è un’attestazione di apprezzamento, adesione e sostegno ad iniziative ritenute meritevoli per le loro finalità pubbliche di cui il Comune è portatore”;
  • Come appreso a decisione avvenuta, il Comune di Borgo San Lorenzo ha concesso il proprio patrocinio alla suddetta iniziativa;

Interroga il Sindaco e l’Assessore competente e chiede:

  1. Le ragioni che abbiano portato codesta Giunta a concedere il suddetto patrocinio;
  1. Quali siano le posizioni di codesta Giunta riguardo ai temi e agli argomenti trattati in quel consesso e, nello specifico, riguardo alla legge 194/78, sul tema del diritto all’Interruzione Volontaria di Gravidanza, si ritenga che essa vada contrastata o al contrario ne vada perseguita la piena attuazione (ad oggi ancora non raggiunta e ostacolata così come evidenziato dai numeri e dalle fonti sopra riportate);
  1. Se non si ritenga fuori luogo l’aver concesso il patrocinio ad un’iniziativa dichiaratamente critica e contraria all’applicazione di una legge vigente dello Stato, iniziativa avente, per altro, matrice non certo culturale ma etica e religiosa (e per tanto fuori dai canoni previsti per la concessione dei patrocini comunali);
  1. Se non si consideri politicamente necessaria, nonchè opportuna, la promozione di iniziative volte alla piena applicazione della suddetta legge dello Stato anzichè quelle volte alla richiesta della sua abrogazione e alla sua condanna morale ed “etica”

 

 

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