articolo di Alessandro Peschi,
consigliere comunale PRC a Barberino di Mugello
Agli inizi di gennaio abbiamo presentato in consiglio comunale una mozione di “Solidarietà nei confronti dei lavoratori a rischio di licenziamento a causa dei previsti tagli al personale impegnato nella raccolta carta in sub-appalto da Publiambiente spa” e di cui riportiamo un ampio stralcio:
Visto che nello scorso dicembre Publiambiente spa ha sottoposto a gara l’affidamento del servizio di raccolta carta per la zona del Mugello.
Premesso che più volte negli anni passati erano emerseproblematiche legate alle condizioni di lavoro, di sicurezza, di remunerazione (ben al di sotto di quella dei dipendenti diretti di Publiambiente spa facenti le stesse mansioni) e di scontro sindacale riguardanti i lavoratori di una delle cooperative facenti parte del consorzio, la cooperativa COMIL.
Considerato che il ridotto compenso che Publiambiente spa garantirà in seguito alle nuove condizioni di servizio (147 € a tonnellata anziché 178 €) e l’affidamento di una parte di questo (tra la quale proprio quella relativa al nostro comune) ad una diversa cooperativa, la ARCHIMEDE, ha determinato il recapito di un avviso di licenziamento per 5 dei 9 impiegati presso il consorzio di cooperative COMIL – PROGETTO AMBIENTE.
Tenuto conto del gravissimo atteggiamento tenuto da parte delle cooperative in questione, che solo dopo la minaccia di uno sciopero e l’intervento del sindacato hanno aperto un tavolo di trattativa per il reinserimento nella nuova cooperativa di almeno 2 dei 5 addetti a rischio e, comunque, la richiesta di cassa integrazione come alternativa all’immediata mobilità.
Valutato però che le responsabilità non sono da attribuirsi unicamente alle cooperative, ma anche e soprattutto a Publiambiente, società per azioni a capitale interamente pubblico, che di fatto favorisce le peggiori pratiche di lavoro sottopagato e precario.
Ritenuto infine che il misero risparmio che si otterrà dallo sfruttamento di chi lavora nel settore della raccolta carta (che nel 2011 incide nel caso del nostro comune per 81.187 € a fronte di una “bolletta” di 1.855.959 € + IVA) non ripagherà certo le finanze pubbliche, che saranno sottoposte a sempre più pesanti sanzioni a causa del mancato raggiungimento degli obbiettivi stabiliti dalla Regione Toscana per la raccolta differenziata, la cui responsabilità è da attribuirsi in massima parte proprio a Publiambiente spa stessa.
Inteso esprimere una piena solidarietà ai lavoratori coinvolti e la più ferma condanna nei confronti di Publiambiente spa per le modalità con le quali affida lo svolgimento dei servizi che è chiamata ad adempiere.
Impegnano il Sindaco e la Giunta a farsi parte attiva nella questione, intervenendo su tutti i soggetti coinvolti ad iniziare da Publiambiente spa per accelerare i tempi di realizzazione della più volte annunciata riorganizzazione del servizio di igiene urbana, prevedendo nello stesso l’inserimento di clausole di salvaguardia a tutela dei lavoratori e comunque atte ad evitare le peggiori forme di precariato e sfruttamento.
Forse non tutti sanno che il documento è stato discusso e respinto nel consiglio comunale del 27 febbraio, in una seduta che già da sola certifica lo stato di completa paralisi in cui versa l’amministrazione, considerato che tutti i 14 punti in discussione erano stati presentati dalle opposizioni.
Infatti, nonostante gli atavici ritardi che gravano su Barberino dall’organizzazione dei servizi pubblici alla pianificazione urbanistica, nonostante la pressione che grava sul nostro territorio a causa dei grandi cantieri autostradali, nonostante ancora oggi non si abbia notizia di quello che dovrebbe essere il bilancio preventivo del 2012, a distanza di 2 mesi dalla precedente seduta del consiglio la giunta non aveva uno straccio di provvedimento da fare approvare; insomma il nulla assoluto. Quello che però ci interessa mettere in evidenza è la bocciatura della mozione, che testimonia evidentemente come anche il gruppo di maggioranza sia ormai andato in corto circuito. Ragioniamo. In primo luogo la mozione impegnava il Sindaco e la Giunta ad “accelerare” la “riorganizzazione del servizio di igiene urbana” cioè proprio quel servizio su cui da tempo, come dichiarato in più occasioni, proprio il Sindaco stava lavorando al fine di renderlo meno oneroso per tutti i barberinesi. Perché un voto contrario su questo? Dobbiamo pensare che tale riorganizzazione non è più un obbiettivo del Sindaco? Magari si è accorto di non essere in grado di raggiungerlo? Oppure su tale obbiettivo non ha più il sostegno del gruppo di maggioranza? Quale che sia il motivo, resta il risultato; continueremo ad usufruire di un servizio inefficiente e sempre più costoso. In secondo luogo la mozione chiedeva che nella riorganizzazione del servizio venisse previsto “l’inserimento di clausole di salvaguardia a tutela dei lavoratori e comunque atte ad evitare le peggiori forme di precariato e sfruttamento.” Perché un voto contrario su questo?
Dunque il Sindaco e la maggioranza che lo sostiene non condividono la necessità di tutelare i lavoratori tutti? Non si accorgono di chi si trova in una posizione di oggettivo svantaggio, come i lavoratori delle cooperative sociali? Continuano a sostenere il totem della flessibilità e non vedono il dilagare del precariato e dello sfruttamento? E questa posizione è condivisa dal PD barberinese? E dalle organizzazioni sindacali? E, soprattutto, è condivisa dai cittadini di Barberino? Forse non tutti sanno che nell’ultimo consiglio comunale è andato in scena un brutto spettacolo; voi adesso lo sapete e certamente condividerete il nostro stesso senso di disgusto.