Apprendiamo dalle parole del Sindaco durante l’ultimo consiglio comunale che il 28/06/2012, su proposta del Comune di Barberino quale socio di maggioranza, l’assemblea dei soci della Bilancino Srl, dopo l’ennesimo bilancio in passivo, ha decretato la messa in liquidazione della società.
Il nostro circolo ed il nostro gruppo consiliare si sono spesi per anni con iniziative, ordini del giorno il famoso articolo del giornalino Comune Oggi, del settembre 2004, titolato “Bilancino spa, cronaca di una morte annunciata”, ed addirittura una partecipatissima raccolta firme nel lontano 2009, per denunciare le disfunzioni delle varie Società e per ribadire l’importanza di un percorso pubblico e
non di lucro per la gestione del lago.
Nonostante questo, non proviamo oggi quella soddisfazione che ci avrebbe dato una scelta consapevole in questa direzione fatta fin da subito: il passaggio da SPA ad SRL prima e la messa in liquidazione definitiva oggi, non sono altro che i passaggi obbligati che i soci si sono trovati a dover attuare, vista la fallimentare esperienza della società.
Gli scenari che si aprono in questo momento per il Sindaco Zanieri, che ha assunto la carica di liquidatore, non sono dei più rosei. L’auspicio è che si archivi la stagione nella quale, in assenza di un vero progetto d’insieme, tutto, persino la manutenzione, era legato a pochi e grandi progetti privati (poi naufragati), e si avvii, insieme agli enti interessati, al Consiglio Comunale e soprattutto insieme ai barberinesi, un progetto di sviluppo sostenibile per il nostro lago.
Inseriamo a seguire l’articolo pubblicato su Comune oggi nel settembre 2004
“BILANCINO SPA, CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA
Non è certo stata una estate calda dal punto di vista meteorologico, ma sotto certi altri aspetti di sicuro. Succede che d’estate la politica va in vacanza e si allenta l’attenzione, ma i temi caldi, anche su Barberino, non sono mancati. Qui vogliamo riflettere con voi sulle dimissioni della presidente della Bilancino S.p.a. Come succede sempre più spesso, certe notizie le si sanno prima dalla stampa che nel consiglio, svuotandolo sempre di più della sua funzione. All’ultimo consiglio comunale il Sindaco lo ha solo accennato in una comunicazione. Questo è uno dei tanti limiti di una esternalizzazione: le decisioni le prendono sempre altrove e si riferisce al consiglio sempre meno col risultato che il controllo, l’informazione e la partecipazioni diventino parole senza significato. Noi abbiamo richiesto che la Baldini venga a riferire in consiglio comunale i motivi di tale scelta e ci è stato risposto che l’unico modo è che venga a parlarne in una commissione. Vi chiederete che differenza c’è: beh, fra le tante, alle commissioni ci siamo solo noi consiglieri e non tutti, mentre al consiglio in linea teorica tutto il paese potrebbe venire a sentire quello che viene detto, senza contare l’importanza politica che dovrebbe avere. Vi scriviamo che sono i primi di settembre, ed ancora, dopo la pausa di agosto, non abbiamo avuto questa commissione “chiarificatrice”, però certe considerazioni ci sembra giusto farle lo stesso tenendo conto della stampa e anche di quello che ci è stato detto all’ultimo consiglio. Difatti non appena abbiamo chiesto certi chiarimenti ci è stato subito fatto notare di “non fare considerazioni politiche affrettate”. Il sindaco ci ha detto che non era poi così “grave” come scelta visto che comunque, dopo l’elezione della “nuova” amministrazione comunale, un passaggio, un cambiamento del consiglio di amministrazione nella S.p.a. ci sarebbe comunque stato. Questa spiegazione non ci convince per niente. Se era solo un rito pacifico, la presidente avrebbe dovuto attendere il momento del rinnovo, invece si è dimessa proprio nel vivo della stagione estiva, momento “caldo” per una S.p.a che ha come scopo la valorizzazione e lo sviluppo delle rive lago. Il vero motivo delle dimissioni, leggendo la stessa Baldini in un’intervista sull’Unità (19/08/04), è il rischio che il lago non possa creare sviluppo a causa delle scelte urbanistiche operate dal comune e quindi sia destinata a divenire ( ma forse sarebbe meglio dire rimanere) solo un costo per la collettività. Eppure servirebbe pochissimo, secondo Baldini, a far decollare sto benedetto lago: un campeggio, un ristorante, locali per attività notturna, viabilità e parcheggi, ma soprattutto un’attività fieristica aperta tutto l’anno. Ecco quindi l’assessore all’urbanistica Lotti che risponde in una intervista sulla Nazione (25/08/04) denunciando quelle che sarebbero le vere richieste di Bilancino S.p.a. (240 appartamenti e 60.000 metri quadri di aree commerciali) e spiega che le dimensioni sono insostenibili perché saturerebbe le esigenze dell’intero Mugello. Ma sarà vero? Il Piano strutturale, recentemente presentato, che l’assessore conosce benissimo, prevede 1098 nuovi alloggi, 114.000 metri quadri di nuove aree industriali e artigianali e 60.000 metri quadri di nuove aree a terziario commerciale oltre l’outlet. Ma allora, se i numeri hanno ancora un senso, il problema non è il quantitativo, ma l’ubicazione di queste aree. Se la sostenibilità non può essere il conflitto fra la visione di Baldini e quella della Giunta, perché questo scontro?
Sempre da piano strutturale, è prevista l’unione degli abitati di Cavallina e Barberino realizzando nuovi alloggi su parte dell’Andolaccio sino sulla sponda del lago e “recuperando” i capannoni del Fratini. Di nuovo chi ha il paniere d’oro son sempre loro: capannoni (erano tanto utili e adesso li ricostruirà da un’altra parte!!!) che si trasformano in case, un outlet al casello…un attimo: ma tutto questo non stona? Di sicuro se le case le facessero da un’altra parte e lungo lago ci fosse un’area fieristico commerciale un po’ di noia non gliela darebbe? Certo, si fa per ragionare. È solo un esempio, perché si sa, quando c’è da costruire, gli interessi sono grandi e divergenti e si può sempre rischiare di accontentare qualcuno e di lasciare a bocca asciutta qualcun altro. Il conflitto forse non sta lì?
Oltre questo, pare che la S.p.a non sia più un mezzo adatto per gli scopi dell’amministrazione comunale. Si parla di Fondazione, di altre forme da trovare. Di sicuro la S.p.a. ha come scopo il lucro e noi fin dall’inizio abbiamo sostenuto che non era compatibile con l’idea di sviluppo e di bene comune che il lago deve avere. Un esempio per tutti di questa politica fallimentare: le fiere di questa estate nell’area Andolaccio. Ci sono state innumerevoli polemiche e non c’è certo stato il successo atteso. Biglietti d’ingresso troppo cari per quello che si offriva, parcheggi (meglio dire “campi con buche” che in molti ci sono pure inciampati) salati come in pieno centro a Firenze…la Bilancino S.p.a. aveva dato in appalto l’area e quindi una volta presi i soldi chi se ne frega di come vanno le cose. Oltretutto quest’anno si era presentato solo una ditta per la gara: il prossimo, forse, visti i risultati, neanche quella!
Questo lago rischia veramente di rimanere un peso per la collettività non solo perché chi ci guadagna sono sempre i soliti ( se qualsiasi cosa verrà data in gestione al miglior offerente senza investimenti sulla formazione quali opportunità per chi avrebbe voglia di fare, ma non ne ha la possibilità?). Il bene acqua, la cosa più preziosa ce la siamo già giocata per la piana e noi si rimane senza, se poi i pericoli annunciati con la variante di valico diventano danni, allora si rischia pure di avere una pozza putrida. La centrale idroelettrica che vogliono costruire andrà in mano di Publiacqua: ci sono paesi in Emilia che vivono vendendo l’energia all’Enel, ma noi, a quanto pare, a queste cose non ci arriviamo! Solo per dirne alcune…
Bilancino S.p.a: cronaca di una morte annunciata? Chi sono gli assassini? Chi le vittime? E chi sapeva perché ha taciuto? Se avremo nuovi indizi non tarderemo a fornirveli.”