Lorenzo Verdi e Andrea Calò
Consiglieri PRC provincia di Firenze
Frana di Polcanto, sono passati due anni dall’evento ancora niente di fatto per il ripristino della viabilità sulla Faentina. Dal territorio del Mugello le denuncie prendono toni farseschi a partire dal “festeggiamento del compleanno della frana”.
Rifondazione Comunista chiede quali siano i motivi degli insostenibili ritardi e invita l’Amministrazione Provinciale al rispetto degli impegni assunti, considerato che sono passati anche i sei mesi per l’ottenimento del parere della Soprintendenza, superati i quali si ritiene positivo con la clausola del silenzio – assenso. Chiediamo che venga indicata da parte dell’Amministrazione Provinciale unitamente agli Enti preposti una risoluzione definitiva della vicenda.
Domanda di attualità art. 39 del Regolamento del Consiglio Provinciale.
Ricorre i due anni dall’inizio della frana di Polcanto, Natale del 2010, che da quando si è verificato l’evento franoso che obbliga la viabilità sulla Faentina a un senso unico alternato, regolato con un semaforo, proprio all’ingresso della frazione e costringendo a lunghe code i cittadini che si vedono forzati ad allungare notevolmente i tempi di percorrenza, soprattutto nelle fasce orarie deputate alla mobilita dei pendolari, siano questi con mezzi privati che con l’autobus.
L’inaffidabilità dell’amministrazione Provinciale e dell’operato dell’Assessore alle infrastrutture nonché Vice-Presidente della Provincia di Firenze, su questa vicenda è ormai nota, tant’è che la ripetizione di un nostro esposto fa eco alla denuncia di organi di stampa dell’intero territorio del Mugello che prendono toni farseschi a partire dal “festeggiamento del compleanno della frana” che ovviamente non c’è niente da festeggiare se non la conferma dell’inettitudine di certi amministratori.
Rifondazione Comunista rilancia quanto già rilevato dalla stampa di questi giorni e chiede semplicemente alla Giunta Provinciale a e la sua Assessore un po’ di serietà dando attuazione alle promesse e agli impegni assunti in questi due anni a cui non hanno fatto seguito atti concreti. Ricordiamo che entro sei mesi dalla presentazione del progetto esecutivo, se del parere della Soprintendenza non era stato depositato, scatta la clausola del silenzio assenso e quindi i lavori possano cominciare.
I cittadini che sono costretti a subire questi allungamenti negli orari tra la casa e il lavoro o la scuola si chiedono quando questa vicenda potrà trovare una positiva conclusione e se ancora per un altro inverno dovranno convivere con i disagi e i timori provocati dalla frana, quindi chiediamo nuovamente che vengano resi espliciti i tempi, le risorse e il crono-programma dei lavori, i tempi certi per la conclusione definitiva dell’intervento.
Ciò premesso il Gruppo Provinciale di Rifondazione Comunista nel ritenere intollerabili, al limite della presa di giro, i ritardi con i quali gli Enti preposti hanno disatteso i loro impegni negli ultimi due anni chiede al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di chiarire i motivi per i quali la frana non abbia ancora trovato una risoluzione, le ragioni per le quali si sia verificato un ritardo di quasi due anni dalla presentazione del progetto esecutivo, se è stato ottenuto il parere della Soprintendenza, e visto che in ogni caso tale parere, passati i sei mesi si ritiene positivo con la clausola del “silenzio-assenso”. Chiediamo quindi che vengano dichiarati i tempi, le risorse e il crono-programma peri lavori; in sostanza i tempi certi per la conclusione definitiva dell’intervento.
Oggetto: Frana di Polcanto, sono passati due anni dall’evento ancora niente di fatto per il ripristino della viabilità sulla Faentina. Dal territorio del Mugello le denuncie prendono toni farseschi a partire dal “festeggiamento del compleanno della frana”.
Rifondazione Comunista chiede quali siano i motivi degli insostenibili ritardi e invita l’Amministrazione Provinciale al rispetto degli impegni assunti, considerato che sono passati anche i sei mesi per l’ottenimento del parere della Soprintendenza, superati i quali si ritiene positivo con la clausola del silenzio – assenso. Chiediamo che venga indicata da parte dell’Amministrazione Provinciale unitamente agli Enti preposti una risoluzione definitiva della vicenda.
Domanda di attualità art. 39 del Regolamento del Consiglio Provinciale.
Ricorre i due anni dall’inizio della frana di Polcanto -Natale del 2010- che da quando si è verificato l’evento franoso che obbliga la viabilità sulla Faentina a un senso unico alternato, regolato con un semaforo, proprio all’ingresso della frazione e costringendo a lunghe code i cittadini che si vedono forzati ad allungare notevolmente i tempi di percorrenza, soprattutto nelle fasce orarie deputate alla mobilita dei pendolari, siano questi con mezzi privati che con l’autobus.
L’inaffidabilità dell’amministrazione Provinciale e dell’operato dell’Assessore alle infrastrutture nonché Vice-Presidente della Provincia di Firenze, su questa vicenda è ormai nota, tant’è che la ripetizione di un nostro esposto fa eco alla denuncia di organi di stampa dell’intero territorio del Mugello che prendono toni farseschi a partire dal “festeggiamento del compleanno della frana” che ovviamente non c’è niente da festeggiare se non la conferma dell’inettitudine di certi amministratori.
Rifondazione Comunista rilancia quanto già rilevato dalla stampa di questi giorni e chiede semplicemente alla Giunta Provinciale a e la sua Assessore un po’ di serietà dando attuazione alle promesse e agli impegni assunti in questi due anni a cui non hanno fatto seguito atti concreti. Ricordiamo che entro sei mesi dalla presentazione del progetto esecutivo, se del parere della Soprintendenza non era stato depositato, scatta la clausola del silenzio assenso e quindi i lavori possano cominciare.
I cittadini che sono costretti a subire questi allungamenti negli orari tra la casa e il lavoro o la scuola si chiedono quando questa vicenda potrà trovare una positiva conclusione e se ancora per un altro inverno dovranno convivere con i disagi e i timori provocati dalla frana, quindi chiediamo nuovamente che vengano resi espliciti i tempi, le risorse e il crono-programma dei lavori, i tempi certi per la conclusione definitiva dell’intervento.
Ciò premesso il Gruppo Provinciale di Rifondazione Comunista nel ritenere intollerabili, al limite della presa di giro, i ritardi con i quali gli Enti preposti hanno disatteso i loro impegni negli ultimi due anni chiede al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di chiarire i motivi per i quali la frana non abbia ancora trovato una risoluzione, le ragioni per le quali si sia verificato un ritardo di quasi due anni dalla presentazione del progetto esecutivo, se è stato ottenuto il parere della Soprintendenza, e visto che in ogni caso tale parere, passati i sei mesi si ritiene positivo con la clausola del “silenzio-assenso”. Chiediamo quindi che vengano dichiarati i tempi, le risorse e il crono-programma peri lavori; in sostanza i tempi certi per la conclusione definitiva dell’intervento.