Lorenzo Verdi e Andrea Calò
Consiglieri PRC Provincia di Firenze
Sequestrata “Monna Lisa” la trivella che doveva realizzare il sottoattraversamento del nodo Fiorentino TAV. Rifondazione Comunista aveva più volte denunciato irregolarità alla destinazione dei rifiuti e la palese violazione delle prescrizioni contenute nella Valutazione di Impatto Ambientale.
Gravissime le imputazioni riportate dalla agenzia giornalistica Ansa: Associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata in danno di enti pubblici. La frode in pubbliche forniture, la corruzione e il traffico di rifiuti. Chiediamo venga riferito dettagliatamente in Consiglio Provinciale sull’accaduto.
Apprendiamo da un lancio dell’ agenzia giornalistica Ansa, che alcune indagini della procura di Firenze sul passante della Tav, hanno condotto con urgenza delle operazioni giudiziarie, fra cui il sequestro della trivella, la cosiddetta ‘talpa’ – conosciuta a Firenze anche come ‘Monna Lisa’ – .Le perquisizioni ed il sequestro immediato anche per evitare delle conseguenze nel caso in cui ci sia il proseguimento e l’avanzamento nei lavori.
Gravissime le imputazioni:
Associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata in danno di enti pubblici. La frode in pubbliche forniture, la corruzione e il traffico di rifiuti.
Le perquisizioni son avvenute in varie città d’Italia, i militari del Ros dei Carabinieri che hanno operato perquisizioni e sequestri nei cantieri fiorentini della Tav hanno prodotto con grande tempestività le suddette azioni. La gravità dei capi di imputazione relativi allo smaltimento dei rifiuti prodotti con i lavori per la Tav, sia sui vari appalti e subappalti, sia sull’esecuzione delle opere non stupisce chi da tempo denuncia la mancata definizione del problema della destinazione dei materiali di scavo: 2,8 milioni di metri cubi di materiali che ancora non hanno ufficialmente una destinazione definitiva dove vengono portati?
Rifondazione Comunista oltre ad esprimere la ferma contrarietà alla realizzazione di un’opera inutile, dannosa e economicamente insostenibile come la TAV; ha chiesto più volte con interrogazioni alla provincia di Firenze alle istituzioni coinvolte, per prime Regione Toscana e comune di Firenze
Dalla domanda di attualità presentata il consiglio Provinciale il 29 marzo 1012 dal titolo “Terre di scavo la fresa -Monna Lisa-cancella il sorriso a Firenze” riproponiamo il passaggio sottostante:
“Un atteggiamento intollerabile e illegale: un’opera di tale portata non può partire nella totale mancanza di tutele e di certezze sul versante ambientale e sugli impatti che si verranno a produrre, nella palese violazione di quanto prescritto dalla VIA e senza che sia stato definito un piano legale di conferimento dell’enorme quantità dei materiali di risulta prodotti.”
Gli scriventi consiglieri di Rifondazione Comunista della Provincia di Firenze appresa adesso la notizia del sequestro della trivella denominata “Monna Lisa” nel cantiere AV, del sottoattraversamento ferroviario TAV di Firenze con le imputazioni riportate dalla agenzia di stampa comprendenti: associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata in danno di enti pubblici. La frode in pubbliche forniture, la corruzione e il traffico di rifiuti.
Chiedono al Presidente della Giunta Provinciale e all’Assessore competente:
- di riferire dettagliatamente su quanto sta avvenendo ai cantieri del sottoattraversamento fiorentino alla luce di quanto suddetto;
- quale sia il piano di trattamento previsto per i materiali di risulta degli scavi per la realizzazione delle opere per il sottoattraversamento TAV di Firenze;
- alla luce della normativa vigente, quale sia la classificazione di detti materiali;
- quali siano le destinazioni previste per gli stessi;
- quali siano gli strumenti che si intenderanno adottare per il monitoraggio del traffico dei mezzi di cantiere e sugli impatti emissivi prodotti;
Chiediamo altresì se la magistratura ha coinvolto la Provincia di Firenze per le proprie competenze ed qualsiasi livello nelle indagini in corso.
Apprendiamo da un lancio dell’ agenzia giornalistica Ansa, che alcune indagini della procura di Firenze sul passante della Tav, hanno condotto con urgenza delleoperazioni giudiziarie, fra cui ilsequestro della trivella, la cosiddetta ‘talpa’ – conosciuta a Firenze anche come ‘Monna Lisa’ – .
Le perquisizioni ed il sequestro immediato anche per evitare delle conseguenze nel caso in cui ci sia il proseguimento e l’avanzamento nei lavori.
Gravissime le imputazioni:
Associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata in danno di enti pubblici. La frode in pubbliche forniture, la corruzione e il traffico di rifiuti.
Le perquisizioni son avvenute in varie città d’Italia, i militari del Ros dei Carabinieri che hanno operato perquisizioni esequestri neicantieri fiorentinidella Tav hanno prodotto con grande tempestività le suddette azioni.
La gravità dei capi di imputazione relativi allo smaltimento dei rifiuti prodotti con i lavori per la Tav, sia sui vari appalti e subappalti, sia sull’esecuzione delle opere non stupisce chi da tempo denuncia la mancata definizione del problema della destinazione dei materiali di scavo: 2,8 milioni di metri cubi di materiali che ancora non hanno ufficialmente una destinazione definitiva dove vengono portati?
Rifondazione Comunista oltre ad esprimere la ferma contrarietà alla realizzazione di un’opera inutile, dannosa e economicamente insostenibile come la TAV;
ha chiesto più volte con interrogazioni alla provincia di Firenze alle istituzioni coinvolte, per prime Regione Toscana e comune di Firenze
Dalla domanda di attualità presentata il consiglio Provinciale il 29 marzo 1012 dal titolo “Terre di scavo la fresa _Monna Lisa_ cancella il sorriso a Firenze” riproponiamo il passaggio sottostante:
“Un atteggiamento intollerabile e illegale: un’opera di tale portata non può partire nella totale mancanza di tutele e di certezze sul versante ambientale e sugli impatti che si verranno a produrre, nella palese violazione di quanto prescritto dalla VIA e senza che sia stato definito un piano legale di conferimento dell’enorme quantità dei materiali di risulta prodotti.”
Gli scriventi consiglieri di Rifondazione Comunista della Provincia di Firenze appresa adesso la notizia del sequestro della trivella denominata “Monna Lisa” nel cantiere AV, del sottoattraversamento ferroviario TAV di Firenze con le imputazioni riportate dalla agenzia di stampa comprendenti: associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata in danno di enti pubblici. La frode in pubbliche forniture, la corruzione e il traffico di rifiuti.
Chiedono al Presidente della Giunta Provinciale e all’Assessore competente:
-
di riferire dettagliatamente su quanto sta avvenendo ai cantieri del sottoattraversamento fiorentino alla luce di quanto suddetto;
-
quale sia il piano di trattamento previsto per i materiali di risulta degli scavi per la realizzazione delle opere per il sottoattraversamento TAV di Firenze;
-
alla luce della normativa vigente, quale sia la classificazione di detti materiali;
-
quali siano le destinazioni previste per gli stessi;
-
quali siano gli strumenti che si intenderanno adottare per il monitoraggio del traffico dei mezzi di cantiere e sugli impatti emissivi prodotti;
Chiediamo altresì se la magistratura ha coinvolto la Provincia di Firenze per le proprie competenze ed qualsiasi livello nelle indagini in corso.