SULLA D-ISTRUZIONE SCOLASTICA, I PARTITI A CONFRONTO

PRC Borgo San Lorenzo 20 gennaio 2013 0
SULLA  D-ISTRUZIONE SCOLASTICA, I PARTITI A CONFRONTO

 Giovani Comunisti Mugello

 Nella mattinata di venerdì 18 gennaio si è tenuta un’assemblea organizzata dagli studenti del Giotto Ulivi con lo scopo di confrontare, in vista delle elezioni nazionali, le proposte dei vari partiti. Infatti, al dibattito hanno partecipato esponenti di Rifondazione Comunista per la Lista Rivoluzione Civile, dell’UDC per la Lista Monti, del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle, del Popolo delle Libertà e di Sinistra Ecologia e Libertà.

Si è trattato di un’assemblea gestita in maniera impeccabile e che ha affrontato principalmente le tematiche legate al modo dell’istruzione. Come Rifondazione e come Giovani Comunisti, in quanto membri della Lista Rivoluzione Civile, abbiamo voluto sottolineare l’abisso che ci separa dalle posizioni del PD, PDL e UDC. Tali partiti, ricordiamolo, hanno plurime volte elogiato e sostenuto il governo Monti, governo che non ha esitato a riconfermare la riforma Gelmini e i tagli imposti dall’ex ministro Tremonti.

Noi come Rifondazione Comunista abbiamo sostenuto l’importanza fondamentale della scuola pubblica. Questa nostra posizione la portiamo avanti da anni sia nelle istituzioni locali, in particolar modo in Consiglio Provinciale grazie all’impegno di Lorenzo Verdi e Andrea Calò, sia nelle piazze e davanti ai cancelli della scuola attraverso numerosi volantinaggi e iniziative di protesta in difesa del diritto allo studio.

Inoltre, durante l’assemblea abbiamo avuto modo di ribadire l’imperiosa necessità di arrestare totalmente il finanziamento pubblico delle scuole private. È evidente che una tale posizione non può che innervosire partiti come PDL, UDC e PD i quali lo scorso dicembre hanno votato a favore di un emendamento promosso dallo stesso PD per lo stanziamento di ben 230 milioni di euro alle scuole paritarie.

Un altro aspetto che sembrava interessare particolarmente gli studenti è stato quello dell’intervento finanziario delle aziende private nella scuola pubblica. Su questa ingerenza PD, PDL e UDC si sono rivelati pienamente a favore, mentre noi, insieme al M5S e SEL, abbiamo dimostrato che gli investimenti privati sono una pericolosa scorciatoia per risanare lo stato deplorevole in cui versa la scuola pubblica, reduce dei continui tagli avvenuti negli ultimi anni. Oltre al ritorno delle risorse statali alle strutture statali sono necessari la cancellazione di opere inutili, quali la TAV, e il restringimento della spesa militare al fine di ricavare ulteriori fondi a favore dell’istruzione pubblica.

Gli studenti hanno voluto affrontare anche il tema della democrazia nelle scuole discutendo la legge ex-Aprea emendata dalle altre forze politiche nel DDL995. A nostro avviso, questo disegno di legge è l’ennesima occasione per delegittimare la scuola pubblica come luogo di democrazia partecipata, discussione e formazione personale. Il DDL 995 prevede la profonda modificazione dei poteri degli organi scolastici come il collegio dei docenti e il consiglio d’istituto, ridimensiona il ruolo dei rappresentanti degli studenti e prevede un accentramento del potere nel dirigente scolastico e nel ministero nella prospettiva di un funzionamento aziendalistico dei singoli istituti scolastici che si contrappone all’autonomia didattica del sistema scuola e alla libertà di insegnamento entrambi indispensabili nell’interesse generale per l’educazione al pensiero critico. Pretendiamo il ritiro di questa proposta e che la riforma sia discussa in un dibattito pubblico e non chiusi nelle commissioni delle stanze del palazzo come hanno fatto fin ora poiché è fondamentale che coloro che vivono la scuola tutti i giorni: studenti, docenti e personale ATA, siano gli artefici dell’unica istruzione che educa veramente, ovvero quella democratica, di qualità, di massa e interamente gratuita.

Antonio Gramsci ne “L’ordine nuovo” diceva “Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo, organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra forza, studiate, perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza” ed è per questo che come PRC e GC saremo affianco del movimento studentesco per supportarlo nelle sue rivendicazioni in difesa del diritto allo studio così come è stato in questi ultimi mesi e negli ultimi anni, sia nelle piazze che nelle istituzioni. È indispensabile che il movimento studentesco, in particolar modo in un territorio come il Mugello, scorga la strada comune per sottoporre all’attenzione dei più la situazione in cui si trova la scuola pubblica. Sebbene ciò stia avvenendo in modo altamente differenziato da realtà a realtà, dobbiamo ricordare che i capisaldi della riforma, coloro che sono da contrastare, sono i medesimi ovunque e contro questi occorrerà intervenire tutti insieme. Perciò promuoviamo l’organizzazione di momenti di discussione e di analisi del mondo dell’istruzione locale e nazionale, e perciò vi invitiamo a contattarci all’indirizzo mail gcmugello@gmail.com oppure su Facebook a “Giovani Comunisti Mugello”.

Clicca qui per l’account Facebook dei GC Mugello e qui per la pagina di Rifondazione Comunista Mugello

Nella mattinata di venerdì 18 gennaio si è tenuta un’assemblea organizzata dagli studenti del Giotto Ulivi con lo scopo di confrontare, in vista delle elezioni nazionali, le proposte dei vari partiti. Infatti, al dibattito hanno partecipato esponenti di Rifondazione Comunista per la Lista Rivoluzione Civile, dell’UDC per la Lista Monti, del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle, del Popolo delle Libertà e di Sinistra Ecologia e Libertà.

Si è trattato di un’assemblea gestita in maniera impeccabile e che ha affrontato principalmente le tematiche legate al modo dell’istruzione. Come Rifondazione e come Giovani Comunisti, in quanto membri della Lista Rivoluzione Civile, abbiamo voluto sottolineare l’abisso che ci separa dalle posizioni del PD, PDL e UDC. Tali partiti, ricordiamolo, hanno plurime volte elogiato e sostenuto il governo Monti, governo che non ha esitato a riconfermare la riforma Gelmini e i tagli imposti dall’ex ministro Tremonti.

Noi come Rifondazione Comunista abbiamo sostenuto l’importanza fondamentale della scuola pubblica. Questa nostra posizione la portiamo avanti da anni sia nelle istituzioni locali, in particolar modo in Consiglio Provinciale grazie all’impegno di Lorenzo Verdi e Andrea Calò, sia nelle piazze e davanti ai cancelli della scuola attraverso numerosi volantinaggi e iniziative di protesta in difesa del diritto allo studio.

Inoltre, durante l’assemblea abbiamo avuto modo di ribadire l’imperiosa necessità di arrestare totalmente il finanziamento pubblico delle scuole private. È evidente che una tale posizione non può che innervosire partiti come PDL, UDC e PD i quali lo scorso dicembre hanno votato a favore di un emendamento promosso dallo stesso PD per lo stanziamento di ben 230 milioni di euro alle scuole paritarie.

Un altro aspetto che sembrava interessare particolarmente gli studenti è stato quello dell’intervento finanziario delle aziende private nella scuola pubblica. Su questa ingerenza PD, PDL e UDC si sono rivelati pienamente a favore, mentre noi, insieme al M5S e SEL, abbiamo dimostrato che gli investimenti privati sono una pericolosa scorciatoia per risanare lo stato deplorevole in cui versa la scuola pubblica, reduce dei continui tagli avvenuti negli ultimi anni. Oltre al ritorno delle risorse statali alle strutture statali sono necessari la cancellazione di opere inutili, quali la TAV, e il restringimento della spesa militare al fine di ricavare ulteriori fondi a favore dell’istruzione pubblica.

Gli studenti hanno voluto affrontare anche il tema della democrazia nelle scuole discutendo la legge ex-Aprea emendata dalle altre forze politiche nel DDL995. A nostro avviso, questo disegno di legge è l’ennesima occasione per delegittimare la scuola pubblica come luogo di democrazia partecipata, discussione e formazione personale. Il DDL 995 prevede la profonda modificazione dei poteri degli organi scolastici come il collegio dei docenti e il consiglio d’istituto, ridimensiona il ruolo dei rappresentanti degli studenti e prevede un accentramento del potere nel dirigente scolastico e nel ministero nella prospettiva di un funzionamento aziendalistico dei singoli istituti scolastici che si contrappone all’autonomia didattica del sistema scuola e alla libertà di insegnamento entrambi indispensabili nell’interesse generale per l’educazione al pensiero critico. Pretendiamo il ritiro di questa proposta e che la riforma sia discussa in un dibattito pubblico e non chiusi nelle commissioni delle stanze del palazzo come hanno fatto fin ora poiché è fondamentale che coloro che vivono la scuola tutti i giorni: studenti, docenti e personale ATA, siano gli artefici dell’unica istruzione che educa veramente, ovvero quella democratica, di qualità, di massa e interamente gratuita.

Antonio Gramsci ne “L’ordine nuovo” diceva “Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo, organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra forza, studiate, perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza” ed è per questo che come PRC e GC saremo affianco del movimento studentesco per supportarlo nelle sue rivendicazioni in difesa del diritto allo studio così come è stato in questi ultimi mesi e negli ultimi anni, sia nelle piazze che nelle istituzioni. È indispensabile che il movimento studentesco, in particolar modo in un territorio come il Mugello, scorga la strada comune per sottoporre all’attenzione dei più la situazione in cui si trova la scuola pubblica. Sebbene ciò stia avvenendo in modo altamente differenziato da realtà a realtà, dobbiamo ricordare che i capisaldi della riforma, coloro che sono da contrastare, sono i medesimi ovunque e contro questi occorrerà intervenire tutti insieme. Perciò promuoviamo l’organizzazione di momenti di discussione e di analisi del mondo dell’istruzione locale e nazionale, e perciò vi invitiamo a contattarci all’indirizzo mail gcmugello@gmail.com oppure su Facebook a “Giovani Comunisti Mugello”.

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