NO AL LICENZIAMENTO DEL FERROVIERE RICCARDO ANTONINI |
La notte del 29 giugno 2009, un treno merci che trasportava Gpl (Gas di petrolio liquefatto) è deragliato nella stazione ferroviaria di Viareggio. Un carrello si è rotto, alcune cisterne sono deragliate di cui una cisterna si è forata. E’ fuoriuscito il Gpl e dopo 3-4 minuti l’esplosione e l’incendio che ha provocato la morte di 32 persone, ustioni gravissime per altre ed un’intera zona della città devastata. Non è stata una fatalità, ma una strage annunciata e consumata sull’altare del profitto, del supersfruttamento, del disprezzo della vita umana: UNA STRAGE DEL CAPITALE. Un’impresa capitalistica, infatti, funziona proprio così: valuta i costi e se ritiene economicamente conveniente abbassare i livelli di sicurezza per aumentare i profitti, penalizza fino a cancellare la sicurezza e la salute per i lavoratori e i cittadini. È quello che avviene quotidianamente in mare, nei porti, nei cantieri edili, nelle fabbriche e, appunto, in ferrovia.
Il 9 settembre 2011 slogan e fischi alla Festa del Pd di Genova hanno accolto l’Ad del Gruppo ferrovie dello Stato italiane, Mauro Moretti. L’Associazione dei familiari delle vittime della strage di Viareggio, che continua a chiedere le dimissioni di Moretti e nella sola città di Viareggio ha raccolto 10.000 firme, ha mostrato le foto delle 32 vittime del disastro ferroviario. Altri solidali con la lotta contro la TAV hanno gridato, annullando la voce del moderatore del dibattito. Moretti ha pensato bene di levare le tende ad “alta velocità” scortato da agenti di polizia che lo hanno imbarcato sull’auto di rappresentanza.
Il 7 novembre 2011 il ferroviere Riccardo Antonini, tra i promotori dell’assemblea 29 giugno, costituitasi immediatamente dopo la strage, e consulente nominato da alcuni famigliari delle vittime e dalla Filt-Cgil di Lucca nell’incidente probatorio (ambito che precede il processo nella formazione di prove irripetibili), è stato prima diffidato, poi sospeso 10 giorni ed infine licenziato con motivazioni a dir poco ridicole e provocatorie “per essersi posto in un evidente conflitto d’interessi”. L’indagato Moretti licenzia il ferroviere consulente di familiari e del sindacato! Tra le motivazioni del licenziamento anche la presenza al mancato dibattito a Genova, per la contestazione all’indagato Moretti. Un altro ferroviere, macchinista Rls (Rappresentante per i lavoratori alla sicurezza), a causa della stessa diffida, era stato costretto ad abbandonare l’incarico di consulente di parte nell’incidente probatorio.
Riccardo è stato licenziato perché ha scelto di mettere le sue competenze a disposizione dei familiari delle vittime della strage di Viareggio, per la verità e la giustizia. Il suo licenziamento è una rappresaglia non solo contro l’impegno politico e sociale di un lavoratore, ma contro tutti coloro che si battono per la sicurezza nei luoghi di lavoro e sul territorio. Vogliamo unirci alla mobilitazione per la riassunzione di Riccardo. Assemblee, cortei, occupazione di binari con blocco di un intercity in stazione, sono state le prime risposte al licenziamento.
I Circoli di Rifondazione Comunista del Mugello vogliono essere solidali con la Cassa di Solidarietà tra Ferrovieri ma soprattutto con Riccardo Antonimi organizzando l’iniziativa Arancia Metalmeccanica.
Questa iniziativa prevede la vendita di reti di arance a 5 euro, la metà di queste rappresenta il costo di produzione delle arance stesse mentre l’altra metà verrà donata dal nostro partito alla Cassa di Solidarietà.
Siamo convinti che questa sia una azione importante per il successo di questa lotta.
SAREMO PRESENTI NELLE PIAZZE DI:
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Barberino di Mugello durante il mercato settimanale di Sabato 17 e 24 Marzo;
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Borgo san Lorenzo presso il GAP di Sabato 17 e 24 Marzo;
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Borgo san Lorenzo presso il mercatto settimanale di martedì 20 e 27 marzo, venerdì 23 marzo.
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Palazzuolo presso il mercato settimanale di sabato 17 e 24 marzo.