parole di Simone Baldanzi
foto di Anna Pirani
Sabato 23 marzo i circoli di Rifondazione Comunista del Mugello hanno partecipato alla manifestazione NO TAV in Val di Susa, per esprimere solidarietà ad un movimento che si oppone alla realizzazione di un’opera inutile. Siamo da sempre a fianco della lotta contro le grandi opere che deturpano il territorio garantendo profitti sicuri ai soliti noti e pensiamo sia fondamentale opporsi alle quelle opere che non apportano un reale e concreto vantaggio per la gente comune.
Riportiamo qua sotto alcune parole di Simona Baldanzi (http://www.simonabaldanzi.it/), con l’intenzione di rendere l’idea di quello che è stato per noi quella giornata.
Non so se riesco a darvi l’idea di un fiume di 80.000 persone che scorre in una valle fra k-way, ombrelli, striscioni e bandiere zuppe. Non credo che quelli a Roma (alla manifestazione indetta dal PDL, ndr) hanno dovuto subire le perquisizioni con l’esercito che abbiamo trovato noi all’uscita della tangenziale di Torino, eppure non mi ci cambierei per nessuna cosa al mondo. Un’anziana guardava scorrere quella gente dalla porta di casa sua ed era sbalordita come gente da tutta Italia venisse a difendere lei e la sua vita. Abbiamo parlato con sardi, napoletani, valsusini. Ho ritrovato i frammenti di una sinistra che ancora è disorientata, ho ritrovato compagni con cui abbiamo fatto tante battaglie in giro per l’Italia che con gli occhi chini, mi dicevano che sì, hanno votato Grillo per dare uno scossone, ma ora hanno sete di sinistra e di cambiamento, perchè in fondo a quelli che dicono che non c’è differenza non ci credono per nulla. Ho visto ancora molta gente fiera di tenere una bandiera rossa sventolare, mentre i grillini, le bandiere non le tengono, loro solo le spille, il distintivo non troppo evidente. Ho parlato con Sara che segue i NOTAV dal ’98 che ha votato Grillo e s’è pentita, però ecco, si dessero tutti quanti una mossa. Abbiamo visto Crimi pagare alla cassa di un supermercato lungo la strada e la gente ad acclamarlo, a fotografarlo, a riprenderlo con gli i-phone, ma noi a dire, dietro, – sì, ho capito, e noi non stiamo pagando? Non è normale essere onesti? – L’onestà non può diventare l’unica fonte di eroismo. E prosegui e parli con la gente. E offri il vino, ma chiedi, hai votato Grillo? No perchè se per te, non fa differenza, io sarei un comunista e il vino lo chiedi a quelli di La Cosa che riprendono e non sanno distinguere pietre dal nylon della scritta NOTAV sulla collina. E in alcuni comuni in Val di Susa scopri che per le amministrative il PD e il PDL si sono alleati e insieme non hanno preso neanche il 20%. Il Tav non si fa, è l’iceberg di un sistema che non funziona. E se non lo capisce il PD, verrà travolto e non esisteranno governi di brava gente, perchè non ci basta la brava gente. Vogliamo che risorga la sinistra e l’orgoglio di definirsi tale.