LiberaMente a Sinistra: il resoconto dal consiglio

PRC Borgo San Lorenzo 19 maggio 2016 0
LiberaMente a Sinistra: il resoconto dal consiglio

Per il gruppo LiberaMente a Sinistra, Tatiana Bertini

Come Gruppo Consiliare LiberaMente a Sinistra riteniamo importante portare a conoscenza i cittadini di alcune difficoltà che incontriamo come consiglieri dell’opposizione. Il giorno 29 April esi è svolto nella mattinata il Consiglio in UMCM ed il pomeriggio quello nel Comune di Scarperia e San Piero con ben 13 punti all’OdG; spesso riceviamo la gran quantità di atti da studiare soltanto alcuni giorni prima del Consiglio, quando sono in files. Talvolta è disponibile solo il cartaceo da dover reperire personalmente in orario di ufficio. Risulta evidente la difficoltà che abbiamo, nel trovare il tempo di leggerli ed elaborarli in modo approfondito con tutto il gruppo operativo, per esprimere poi un voto ben meditato, vista la rappresentanza in entrambi i Consigli. Ci preme sottolineare che i Consiglieri comunali non godono più di ore di permesso oltre quelle impiegate in Consiglio o in Commissione e ricordare che oltre l’impegno istituzionale abbiamo anche quello lavorativo.

Dopo questa premessa, in questa nota ci focalizzeremo sul Piano finanziario di Publiambiente e su una parte del Bilancio preventivo, discussi nell’ultimo Consiglio comunale di Scarperia e San Piero.

Riguardo al PIANO FINANZIARIO DI PUBLIAMBIENTE, abbiamo dato voto contrario in quanto riteniamo che non possiamo aspettare, come ormai facciamo incredibilmente da quasi un decennio, l’attuazione del nuovo ATO per avere investimenti e una miglior organizzazione che ci porti ad una percentuale di raccolta differenziata “dignitosa”. Nonostante nell’ultimo anno i rifiuti prodotti dai cittadini siano diminuiti e sia leggermente aumentata la percentuale di differenziato prodotto, il costo del servizio è cresciuto a causa dell’aumento dei fondi di accantonamento (sebbene con la riscossione del tributo diretta da parte del Comune il “quantitativo di morosità” sia inferiore), senza però riscontrare in programmazione alcun investimento, né in mezzi (vediamo tutti la vetustà di cassonetti e mezzi meccanici che perdono olio lungo le strade che poi devono essere ripulite e spazzano senza acqua) né in organizzazione! Vogliamo ricordare che la previsione di spesa per il Centro raccolta, di cui abbiamo urgente necessità per tutti quei rifiuti che non è possibile mettere in cassonetto e che ad oggi devono essere portati al centro raccolta di Montespertoli, compare e poi viene stornata ogni anno, perché mai realizzata. I mancati investimenti sono a nostro avviso una scelta sciagurata che non può essere accettata dai cittadini che vedono un aumento tariffario senza alcun miglioramento del servizio.

Riguardo al PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DELL’UTILIZZO DELLE DOTAZIONI INFORMATICHE, AUTOVETTURE DI SERVIZIO, BENI IMMOBILI AD USO ABITATIVO O DI SERVIZIO – ANNI 2016/2018 proposto, siamo contrari alla proposta di alienazione per il nostro comune di n. 16 alloggi di ERP, senza la previsione di altrettante assegnazioni. In un momento in cui famiglie e cittadini versano ancora in condizioni di precarietà lavorativa e economica e con liste di attesa interminabili per l’accesso alle case popolari non possiamo permetterci di perdere ulteriori 16 alloggi. Ricordiamo che nel territorio di San Piero ne sono già stati persi 10, con la rinuncia da parte della precedente Amministrazione comunale al finanziamento regionale del 2011 di 1.500.000 € a copertura TOTALE della spesa per la loro costruzione, finanziamento dato per l’alto punteggio in graduatoria regionale e mai recuperato.

Per rispondere efficacemente alle esigenze dei cittadini, riteniamo che i proventi derivanti dai canoni di locazione, delle case di edilizia residenziale pubblica, debbano essere reinvestiti tutti in manutenzione o nuova costruzione di alloggi, senza determinare alcun utile in accantonamento.

Abbiamo comunque voluto astenerci al voto sul BILANCIO PREVENTIVO, in attesa di vedere nel CONSUNTIVO ciò che verrà di fatto attuato, in quanto sono molti gli investimenti previsti e, per quanto contrari a determinate scelte, come ad esempio la costruzione della rotonda di Petrona, alcune delle nostre proposte ripetute negli anni sono state accolte, come ad esempio:

  1. Servizi a domanda come mensa e trasporto scolastico, con uno scaglione di reddito ISEE aggiuntivo (prima avevamo soltanto un primo scaglione da 0 a 10.000 euro) con una tariffazione agevolata da 0 a 5.000 euro. Auspichiamo che per il futuro venga predisposta anche un’addizionale comunale IRPEF proporzionata al reddito imponibile, come del resto già alcuni comuni stanno attuando, e non a percentuale fissa come ad oggi.

  2. Incentivi con uno sconto nella parte variabile della TARI per chi si impegna in una minor produzione di rifiuti, come quelli dati ad attività ristorative che non utilizzano materiali “usa e getta”, o quelli dati ai cittadini che non producono rifiuto verde perché utilizzano una compostiera. Per avere l’agevolazione, questa può essere acquistata personalmente, presentando poi lo scontrino all’Ufficio Tributi comunale, oppure richiesta a Publiambiente al numero verde.

  3. Agevolazioni IMU su chi tiene occupate (esempio affitta) le abitazioni

Riguardo ad alcuni rifiuti, visto che per il momento non abbiamo un Centro di raccolta facilmente accessibile nel quale conferirli, sono in atto dallo scorso anno delle alternative sulla gestione che ancora però non sono conosciute da molti cittadini, come ad esempio: raccolta a domicilio, oltre che per gli ingombranti, anche per batterie auto (fino a 3 l’anno per utente) o inerti conferiti dai cittadini. Per questo occorre che l’Amministrazione comunale faccia una capillare informazione, attraverso la newsletter, lo spazio su Tele Iride e comunicati stampa. Insomma non solo resoconti e minacce di telecamere con sanzioni!

Si ricorda che il Mugello è l’unica zona nella provincia a non avere un Centro raccolta, nonché essere fanalino di coda nella raccolta differenziata.

Alla fine di tutto ciò, riteniamo doveroso fare una riflessione politica:

abbiamo un continuo trend, anche nel nostro territorio, di esternalizzazione di servizi con la “scusante” del risparmio. La realtà è invece il continuo aumento dei costi a fronte di condizioni di lavoro sempre più precarie. Non sarebbe forse il caso di andare verso una reinternalizzazione di questi per avere un vero risparmio ed una ripresa della stabilità dei lavoratori e di conseguenza, dei cittadini?

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