Rifondazione Comunista Mugello
Lo scorso 20 aprile i metalmeccanici del Mugello sono scesi in piazza per protestare contro le inique proposte di rinnovo contrattuale proposte da Federmeccanica. Il concentramento si è avuto di fronte ai cancelli dell’azienda Rosss di Scarperia una delle aziende simbolo del territorio.
Come si legge dal comunicato Fiom-Cgil:
“L’avvio della mobilitazione unitaria ha l’obiettivo, a 6 mesi dall’avvio del negoziato, di far cambiare e superare le rigidità confermate nell’incontro del 24 marzo dai Presidenti di Federmeccanica e Assistal, che impediscono di realizzare un buon contratto per tutti i metalmeccanici.
Ai Presidenti di Federmeccanica e Assistal i Segretari generali Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil hanno ribadito le valutazioni unitariamente espresse su tutti i temi oggetto della trattativa in corso e in particolare di considerare inaccettabile la loro proposta sul salario e sul sistema contrattuale che non riconosce nessun aumento al 95% della categoria.
Il nostro obiettivo è affermare un Ccnl che garantisce il reale potere di acquisto del salario per tutti i metalmeccanici, che qualifica le relazioni industriali, estende la contrattazione di 2° livello su tutti gli aspetti che compongono la prestazione lavorativa, migliora le condizioni di lavoro, tutela tutte le forme di lavoro e tutta l’occupazione, fa ripartire gli investimenti e una nuova politica industriale:questo è il vero rinnovamento di cui c’è bisogno.”
Dopo lo sconquasso portato dalla riforma Fornero e il calpestamento dello Statuto dei lavoratori portato dal famigerato jobs act assistiamo a un altro duro colpo inferto ai lavoratori ovvero le varie querelle legate ai rinnovi dei contratti di lavoro in ogni categoria.
Federmeccanica si presenta al tavolo con proposte al limite del ridicolo e chiedendo maggiore flessibilità agli operai, rispondendo dopo ben 6 mesi incontri con Cgil e Fiom con un nulla di fatto.
In tutto questo clima non sereno non arrivano certo delle buone notizie dal mondo del lavoro.
In febbraio diminuiscono ancora le assunzioni, con un calo rilevante per i contratti a tempo indeterminato, che scendono del 33%. Il dato emerge dall’osservatorio sul precariato dell’Inps, secondo cui nel secondo mese dell’anno le assunzioni complessive del settore privato sono state 341mila, con un calo di 48mila unità (-12%) rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. A gennaio il calo era stato del 17%.
Nuovo crollo anche per i contratti a tempo indeterminato: meno 46mila le assunzioni, pari a -33% rispetto a febbraio 2015. A gennaio la contrazione era pari a -34%. Letteralmente dimezzate (meno 50%) le trasformazioni di contratti a tempo indeterminato. Volano, invece, i voucher: nel primo bimestre 2016 sono stati venduti 19,6 milioni di ‘’buoni lavoro’’ destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un aumento del 45% rispetto a gennaio-febbraio del 2015.
Per i contratti a tempo determinato, invece, il quadro resta stabile.(fonte Cgil)
Ogni giorno assistiamo allo scempio dei diritti dei lavoratori da parte di aziende che con manovre al limite del grottesco tentano di far passare azioni inique e antisindacali come doverose e coscienziose per la salvaguardia dell’occupazione e della funzionalità degli impianti.
Non è giusto far pagare il prezzo della crisi e del malgoverno ai lavoratori.
I circoli di Rifondazione Comunista del Mugello esprimono la totale solidarietà ai compagni lavoratori e alle sigle sindacali coinvolti in questa mobilitazione per garantire un nuovo corso ed ottenere tutele migliori per un futuro sereno a tutti.
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