L’Altra Borgo – Rifondazione Comunista Borgo San Lorenzo
Difendiamo e proponiamo la raccolta porta a porta da sempre, come mezzo per diminuire i rifiuti e per aumentare i posti di lavoro. A Ronta è stato introdotto più per spot elettorale che per convizione politica.
Nonostante questo riteniamo necessario un bilancio dell’esperienza della raccolta dei rifiuti porta a porta e di una discussione dei problemi legati alla vita di frazione. I cittadini sono invitati ad esporre eventuali proposte che ci aiutino a determinare la nostra azione all’interno del consiglio comunale.
Vi aspettiamo quindi martedì 11 novembre alle ore 21e30 presso al sede della Pro Loco di Ronta.
Qua di seguito riportiamo la parte del nostro programma alle recenti elezioni aministrative in merito alla questione dei rifiuti
PER UNA DIVERSA GESTIONE DEI RIFIUTI
Ci opponiamo a quella logica che considera la problematica dei rifiuti riducendola al problema del loro smaltimento, proponendo risposte che non sono soluzioni ma forme
di rassegnazione ad un sistema sbagliato, come l’aumento delle discariche o la creazione di termovalorizzatori.
Il problema dello smaltimento dei rifiuti esiste perché ne vengono prodotti tanti, troppi e perché le percentuali di raccolta differenziata (e quindi il riutilizzo dei materiali) sono troppo basse: le soluzioni vanno quindi ricercate partendo da questi assunti.
Va invertita la logica: il Gestore deve rispondere a ciò che il Comune chiede e non viceversa!
Per il futuro noi proponiamo di puntare sui seguenti indirizzi:
prevenzione, riduzione e differenziazione spinta dei rifiuti con:
- attuazione su tutto il territorio comunale dei sistemi di raccolta porta a porta, puntando al raggiungimento del 65% di raccolta differenziata entro tre anni attivando un percorso partecipato di coinvolgimento e verifica con la cittadinanza;
- adesione alla strategia rifiuti zero;
- realizzazione dell’isola ecologica di Rabatta, raccolta puntuale di tutti i materiali recuperabili e riciclabili presso aziende produttive e commerciali
- piena valorizzazione dell’impianto di compostaggio da Faltona e commercializzazione in loco del compost chiudendo la filiera con il riutilizzo del prodotto e con la possibilità di creare nuova occupazione (in rispetto delle previsioni iniziali e delle motivazioni addotte per la localizzazione di quell’impianto poi smentite dall’amministrazione precedente e da
Publiambiente con la disastrosa gestione della crisi aziendale Sopram).
- applicazione della tariffa puntuale sulla base del principio guida “chi meno produce e più differenzia, meno paga”;
- incentivi appositi perle aziende volti alla riduzione/differenziazione dei rifiuti. Riteniamo inaccettabile che una tassa come la Tares possa mettere in crisi i bilanci delle famiglie e mettere in ginocchio le attività commerciali;
- verifica e rimessa in discussione nella assemblea di ATO del nuovo Piano Interprovinciale Rifiuti sulle modalità d gestione dei rifiuti ed in particolare sulla scelta di
costruire nuovi inceneritori insostenibili da un punto di vista ambientale, sanitario ed economico (con costi stimati in oltre 200 milioni di euro);
- impegno al contenimento delle tariffe secondo i criteri sopra esposti, e creazione di una filiera che recuperi materiali dalla raccolta differenziata creando nuova occupazione stabile nel
settore del riciclo e del riutilizzo con la realizzazione di siti di raccolta e ricommercializzazione dei materiali;
- coinvolgimento dei cittadini in pratiche virtuose socializzanti come la realizzazione di mercatini di scambio e/o vendita degli oggetti usati e non più utilizzati;
- creazione, con modalità partecipative, di un Osservatorio permanente sulla gestione del servizio di Igiene urbana e sul rispetto da parte di Publiambiente dei suoi doveri riguardo alla spazzatura e alla pulizia dei marciapiedi.
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