per il gruppo consiliare LiberaMente a Sinistra, Tatiana Bertini
OGGETTO: Mozione per l’introduzione del reato di tortura nello Stato Italiano e per la previsione di un numero identificativo ben visibile per le forze dell’ordine durante i servizi
Premesso che
il comportamento delle forze dell’ordine all’interno della scuola Diaz, nonché nel carcere di Bolzaneto, durante il G8 di Genova del 2001, “deve essere qualificato come tortura”.
Considerato che
anche la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha condannato – all’unanimità – l’Italia per violazione dell’articolo 3 della Convenzione Europea in quanto “nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamenti inumani o degradanti”.
Visto che
il nostro Paese è stato altresi condannato ai sensi dell’articolo 13 sia perchè l’Italia non ha una legislazione che prevede il reato di tortura, sia perché è mancata un’inchiesta efficace per determinare la verità di quanto accaduto all’interno della scuola Diaz durante il G8 di Genova.
Evidenziato che
il nostro Paese dovrà versare un risarcimento di 45mila euro ad un manifestante torturato.
SI IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA A FARSI GARANTE:
1 Affinchè venga manifestata la volontà di questo consiglio comunale di recepire completamente la convenzione europea sul reato di tortura introducendolo nel nostro paese
3 Affinché venga manifestata la volontà di questo consiglio di prevedere per le forze dell’ordine un numero identificativo ben visibile quando sono in servizio
2 Affinché la presente mozione venga inviata al Parlamento Italiano e al prossimo consiglio Regionale.
Scarperia e San Piero 9 Aprile 2015
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