Domanda d’attualità presentata da consiglieri provinciali Calò e Verdi
Per i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi continua l’opposizione alla costruzione dell’inceneritore a Selvapiana, nel territorio della Valdisieve. La Regione Toscana ha modificato le normative sul rischio idraulico e ha dato la possibilità di andare avanti con i lavori, “con grandi rischi in caso di esondazione della Sieve e aumenti dei costi esorbitanti per l’attuazione per il rispetto delle suddette normative”. La Provincia – chiedono i consiglieri di Rifondazione – “risponda puntualmente alle Osservazioni prodotte dai cittadini, movimenti, partiti politici, Enti Pubblici, senza alcuna reticenza. Ignorate le più recenti indicazioni dell’Unione Europea di pratiche vantaggiose sul piano economico e meno impattanti sull’ambiente e sulla salute delle popolazioni”. Rifondazione Comunista chiede alla Provincia, con una domanda d’attualità, “quale iter avrà la Commissione Ambiente affinché produca al più presto l’analisi puntuale delle osservazioni, senza cancellare le grandi opportunità che ancora si aprono per modificare il ciclo dei rifiuti, la tutela dell’ambiente della salute e la creazione di nuovi posti di lavoro”. Di seguito il testo del documento.
“Il Partito della Rifondazione Comunista, sostiene le continue proteste dei cittadini della Rufina, apparse anche sulla stampa, insieme al comitato Vivere in Valdisieve, che da sempre ci battiamo contro la realizzazione dell’impianto di termovalorizzazione previsto a Selvapiana. Il nostro gruppo chiede alla Provincia di pronunciarsi sulle numerose osservazioni al Piano Interprovinciale giunte all’Ente Provincia , in particolare si chiede di prendere posizione riguardo alla costruzione dell’inceneritore di Selvapiana, che con le tempestive e ingannevoli modifiche ad hoc della legge regionale sul rischio idraulico, hanno dato la possibilità, con grandi rischi in caso di esondazione della Sieve e aumenti dei costi esorbitanti per rispettare le stesse norme – che la Regione Toscana si è data- al fine di far superare tutti gli ostacoli previsti dalla procedura dall’impianto di inceneritore di Selvapiana.
Estensori e sostenitori dell’Alterpiano insieme ai movimenti , comitati che lo hanno proposto, crediamo che occorra un impegno preciso da parte dei cittadini, dei movimenti e delle forze politiche che li rappresentano, atto a modificare lo stato delle cose sul ciclo dei rifiuti, prevedendo la riduzione dei rifiuti il recupero ed il riciclo della materia, valorizzando la produzione delle materie prodotte e del lavoro necessario allo svolgimento di questi processi.
Riteniamo che quanto prima la commissione ambiente della Provincia, prevista per il 30 ottobre prossimo, definisca una metodologia per discutere e giungere quanto prima ad una presa di posizione che implichi una seria e rispettosa considerazione delle osservazioni prodotte, che secondo noi, dovrebbero portare inevitabilmente all’annullamento del piano proposto dalle tre Provincie – FI; PO; PT – basato su soluzioni impiantistiche vecchie e, in alcuni casi fuorilegge rispetto alle vigenti normative.
Considerato inoltre che le “Osservazioni” presentate al piano interprovinciale dei rifiuti entro il 6 aprile scorso e accettate alla discussione sono quantificate in un numero di 70 :
-PRIVATI CITTADINI IMPRESE VARIE N°29
-ASSOCIAZIONI_COMITATI_SOCIETA’ PUBBL /PRIV. SOGGETTI POLITICI N°19
-ENTI PUBBLICI N° 22
Gli scriventi consiglieri chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’assessore competente di riferire se è prevista una discussione puntuale sulla totalità delle osservazioni e se esiste un iter procedurale previsto. Se è in essere la previsione per l’apertura dei cantieri per quanto riguarda Selvapiana e quante risorse impegnate e sui tempi/crono programma.
Chiediamo inoltre di sapere se si attenderà il pronunciamento dei Consigli Provinciali sul Piano Interprovinciale dei rifiuti nonché l’esito delle discussioni delle suddette osservazioni prima di dare avvio ai lavori della struttura dell’inceneritore di Selvaiana che, sulla base dei recenti sviluppi, ha comunque avuto il suo via libera definitivo ed attende soltanto il disbrigo delle ultime pratiche, prima dell’avvio della fase esecutiva“.